La comunicazione sportiva: elementi e dinamiche

Non si può non comunicare” partiamo da questa citazione di Paul Watzlawick che racchiude un significato molto importante sulla tematica della comunicazione, non solo nelle dinamiche nella vita di tutti i giorni ma anche nella realtà sportiva in cui viviamo quotidianamente. Questa citazione ci riporta agli studi che hanno dimostrato che la comunicazione sportiva non passa solo ed esclusivamente attraverso il linguaggio, come siamo soliti pensare, ma passa attraverso tutto un sistema di posture, prossemica, sguardi, espressioni e silenzio. Si, anche il silenzio può essere carico di significati in base al momento e al contesto in cui esso viene messo in atto.

La comunicazione innanzi tutto si basa su una reciprocità di soggetti coinvolti, sia l’emittente, cioè colui che crea il messaggio, sia il ricevente, ovvero il soggetto da cui il messaggio viene raggiunto. Questi due attori della comunicazione non sono separati e individualmente isolati, ma sono coinvolti entrambi in maniera attiva nel processo di comunicazione. La comunicazione sportiva non è caratterizzata solo dall’invio di un messaggio ma anche da come esso viene ascoltato e recepito dal soggetto ricevente.

Questo processo è influenzato non solo dalla tipologia del messaggio, ma anche dall’ambiente in cui esso viene espresso e soprattutto dalla capacità dei soggetti coinvolti di rielaborare i messaggi e i significati intrinseci della comunicazione. Ogni individuo, quindi ogni istruttore e ogni atleta, è un soggetto culturalmente determinato e influenzato dalla società in cui vive, e questi sono fattori importantissimi da tenere in considerazione quando si riflette sugli aspetti della comunicazione nel mondo dello sport.

E’ fondamentale per una corretta gestione delle dinamiche interne ad un’associazione e società sportiva che atleti, dirigenti, istruttori e allenatori abbiano un’ampia consapevolezza di quanto può influire la comunicazione volontaria, fatta da linguaggio, gesti e atteggiamenti pensati e intenzionali e quando può influire la comunicazione non volontaria data da espressioni del viso, prossemica e disattenzione nei confronti dell’interlocutore.

Un grande allenatore è colui che è in grado di esprimersi con chiarezza e precisione, sa dare feedback costruttivi grazie ad una particolare attenzione al processo di ascolto delle esigenze degli atleti con cui entra in relazione nella sua pratica quotidiana, in allenamento e nel contesto gara. Ricordando che l’empatia è la chiave per la creazione di una relazione sana che porta alla crescita di ciascun individuo, non sono a livello sportivo ma anche umano e sociale.

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